Dialoghi tra padre e figlio. Ettore Gramaglia catalogo delle opere

Dialoghi Tra padre e figlioDIALOGHI TRA PADRE E FIGLIO è diventato anche un documentario diretto da Simona Teruggi. Guarda il film

In una terra lontana, dietro le montagne Parole, lontani dalle terre di Vocalia e Consonandia, vivono testi casuali. Vivono nella cittadina del Colto, sulle coste del Semantico, un immenso oceano linguistico. Un piccolo ruscello chiamato SAP attraversa quei luoghi, rifornendoli di tutte le regolalie di cui hanno piacere.

È una terra paradismatica, un paese del cucca-lavoro in cui golose porzioni di proposizioni arrostite volano in bocca a Chi le desideri. Non una sola volta i testi casuali erano stati dominati dalla sistematica interpunzione: una vita davvero non ortografica!

Un giorno però accadde che la piccola riga di un testo casuale, incontrando il greco Lorem ipsum Plato, del paese dei Dialoghi, decise di andare ad esplorare la vasta Grammatica.

Cafassox tentò di dissuaderla, poiché quel luogo pullulava di virgole spietate, punti interrogativi selvaggi e subdoli punti e virgola, ma il piccolo testo casuale non si fece fuorviare né dal nesso né dal sesso.

Raccolse le sue sette maiuscole, fece scorrere le sue iniziali G.G. nella cintura, e si mise in cammino. Quando superò i primi colli dei monti Corsivi, si voltò a guardare un’ultima volta la skyline di Lettere, la sua città, la headline del villaggio Alfabeto e la subline della sua stessa strada, il vicolo Riga. Una domanda retorica gli scorse sulla guancia, ma si rimise in cammino.

Lungo la strada incontrò un Copy che mise in guardia il piccolo testo casuale che il luogo da cui veniva era stato riscritto molte volte, e che tutto quello che gli rimaneva della sua forma originaria erano forse alcune macchie di colore e poche lettere. Copy esortò il piccolo testo casuale a fare marcia indietro ed a tornare nella terra sicura da cui proveniva.

“Assolutamente no”- rispose il piccolo testo casuale – “andrò avanti con le mie amiche e i miei amici dell’ LFLP per incontrare l’universo col quale abbiamo appuntamento!”.

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